Un documentario dell'ARD aiuta a capire meglio la situazione
4th EPP St Géry Dialogue; Jan. 2014 |
Il 24 agosto 2015 la ARD, il primo canale televisivo pubblico tedesco, ha mandato in onda un documentario dal significativo titolo: "Schäuble - Potere e debolezza". Se venisse mandato in onda dalle televisioni nostrane, forse qualcuno inizierebbe a cambiare opinione su Angela Merkel e Wolfgang Schäuble e capirebbe meglio che partita si sta giocando nel nostro continente.
L'opinione superficiale e condizionata dai mezzi di comunicazione di massa prevalenti, tanto in voga tra chi ama capire tutto in pochi secondi e commentare immediatamente con frasi ad effetto, immarcescibili, la situazione è chiara: Merkel e Schäuble vogliono conquistare il mondo ed hanno cominciato sottomettendo alla Germania l'Europa intera; prima vittima la Grecia.
Nel documentario appare più di una volta il collega greco di Wolfgang, il telegenico Varoufakis, il quale ad un certo punto dice una cosa a dir poco pazzesca. Il suo racconto si può riassumere così: in un colloquio a quattr'occhi Schäuble propone una uscita temporanea dall'euro della Grecia. Gianīs chiede di rimando se ha un mandato specifico per una proposta del genere. Wolfgang tace. Gianīs si informa e viene a sapere che questo mandato non esiste, almeno da parte di Angela.
Questo fatto mette sottosopra l'idea troppo semplicistica che in tanti si sono fatti, cioè di un asse d'acciaio tra la Merkel ed il suo ministro delle finanze, per la conquista d'Europa.
Se l'asse c'è, è di legno, cioè fragile, e vuol dire che Merkel e Schäuble hanno obiettivi diversi. Se l'una vuole ad ogni costo salvare l'integrità dell'euro, l'altro è disposto e rischiarne l'indebolimento, se non addirittura il naufragio.
Il documentario non fa commenti e non avanza ipotesi, riporta solamente fatti e circostanze. Ora tra i fatti c'è un incontro avvenuto presso la sede americana della Deutsche Bank tra Schäuble ed un "gruppo di investitori", in pratica i rappresentanti delle principali banche d'investimento, Morgan Stanley, J.P. Morgan, Goldman Sachs ed altre ancora, per parlare della Grecia. Riferendo di questo incontro Schäuble dice candidamente: "I banchieri sono preoccupati costantemente per i loro investimenti. Fanno i loro affari, vogliono guadagnare bene, dunque li disturba tutto ciò che li mette in difficoltà. Sono preoccupati per le incertezze e le turbolenze della moneta comune europea. L'euro è la seconda valuta al mondo per importanza ed è fondamentale per l'economia mondiale. È questo ciò che li preoccupa."
Su cosa si sia detto nella riunione con i banchieri Schäuble non dice altro e niente aggiunge il documentario, ma è noto il fatto che in caso di fallimento dell'euro, tra gli investitori alcuni farebbero dei guadagni strabilianti, avendo scommesso sul crollo della nostra valuta comune.
Sembra quasi che cancelliera e ministro delle finanze non stiano sulla stessa lunghezza d'onda e si potrebbe pensare che l'uno voglia fare le scarpe all'altra, o addirittura che Schäuble sia servo di due padroni, prendendo iniziative apparentemente in proprio contro le intenzioni della capa. Se così fosse davvero, non si spiegherebbe come mai il ministro non venga dimesso, cosa che sarebbe ovvia, anche perché questo doppiogiochismo non è stato reso noto solo ora, ma se ne sentiva parlare da qualche tempo.
La cosa diventa comprensibile solamente esaminando da vicino le caratteristiche personali di Schäuble, abilmente riassunte nel titolo del documentario. Lui è notoriamente ambizioso e sin dai primi passi fatti in politica ha puntato in alto. All'ambizione si deve comunque aggiungere una viva intelligenza, buona preparazione ed anche una discreta simpatia. La sua carriera è stata velocissima e ben presto diventa l'uomo di fiducia dei Helmut Kohl, il quale, nei giorni della "riunificazione", gli affida incarichi complessi e delicati, che porta a termine con grande soddisfazione per il capo.
Un altro suo pregio, l'assoluta lealtà nel bene e nel male, gli tarpa però le ali. Quando, dopo la cosiddetta "caduta del muro", Kohl viene travolto da uno scandalo di oscuri finanziamenti illeciti da parte dell'industria degli armamenti, lui fa da scudo per Kohl e viene travolto, pagandone le conseguenze per lunghi anni.
Questa sua ferrea lealtà lo fa rimanere al fianco della Merkel, la quale sa che in linea di massima può fidarsi, anche se a volte sembra voler concedere un po' di lealtà ad altri, i banchieri americani, ad esempio.
Insomma, Merkel e Schäuble non sono proprio come certa stampa menzognera italiana ci racconta, ma bisogna a questo punto constatare, che se un contrasto c'è, non è tra la Germania ed il resto del mondo ma tra Stati Uniti ed Europa. La Grecia è solo una scusa.
Grazie Corrrado, adesso mi vado a scaricare il Doku.
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